Prova generale per la Liguria dopo un lungo e tormentato inverno.
La Liguria si appresta con il previsto pienone del super ponte di Pasqua e del 1° maggio a voltare pagina nella consapevolezza che, tra il crollo del ponte Morandi e le problematiche viarie conseguenti e la violenta mareggiata della fine ottobre, il settore turistico economico e commerciale ha dovuto fare i salti mortali per mantenere i livelli in tema di arrivi e presenze dello scorso anno, che avevano inserito la Liguria tra le mete preferite dai vacanzieri. Un ritorno delle famiglie italiane e soprattutto dei turisti europei, americani ed asiatici.
Per superare gli ostacoli atmosferici e delle infrastrutture una lode va alle migliaia di imprenditori che dal mare fino all’appennino si sono rimboccati le maniche e hanno investito per migliorare le strutture ricettive, tenerle aperte il più possibile e puntando ad una qualità dell’offerta. Il segreto sta proprio nelle opportunità che il nostro territorio offre: dai filoni trainanti dell’acquario di Genova, di Portofino e delle 5 Terre a tutte le eccellenze che le singole località hanno saputo preservare e promuovere. Se a questo si unisce poi il mondo dell’enogastronomia il gioco è fatto: Liguria da amare, Liguria da mangiare e bere ed ecco il ritorno degli ospiti che, complice anche la crisi persistente del nord Africa e dell’intero scenario mediorientale, scelgono i nostri luoghi per una vacanza non solo di mare e sole ma, potremmo dire soprattutto, di mille possibilità di vacanza “attiva” dalla costa all’entroterra.