Luigino intorno a te si è creata una comunità di quartiere che nel corso degli anni ha lavorato tanto. È una comunità che conosci bene, come sta reagendo a questa situazione di difficoltà?
Tutti stiamo cercando di tenere vivi i rapporti di amicizia con telefonate, messaggi e saluti dai balconi. Io personalmente la domenica alle ore 18 metto della musica con delle casse amplificate dal tetto di casa mia. Sono tutti modi per sentirsi vicini anche in un momento come questo. Il giorno di Pasqua faremo una tombola con le persone della zona attraverso i terrazzi e le cartelle saranno recapitate direttamente nelle cassette della posta.
Quali iniziative avete messo in campo in questo periodo? Cosa organizzate per i bambini?
Abbiamo fatto iniziative domenicali attraverso le chat WhatsApp di oratorio e catechismo di San Bartolomeo. Siamo partiti con un talent show (ci sono arrivati molti video di bambini che cantavano, ballavano e recitavano). Nella seconda domenica c’è stata una gara di torte, ovviamente sotto la supervisione dei genitori. Poi i ragazzi hanno preparato una ghirlanda Pasquale da appendere alla porta della loro casa. Infine domenica scorsa hanno costruito un albero della vita, addobbato con canestrelli, uova, pulcini, ecc. Queste iniziative hanno coinvolto persone di varie zone: Pila, Trigoso, Riva, Lavagnina. Adesso siamo al lavoro per preparare una sorpresa per la domenica di Pasqua.
Questa lontananza forzata ha costretto ognuno di noi a fare i conti in qualche modo con la solitudine. Ma in fondo ciò che fate nel quartiere da sempre è proprio combatterla. Pensi che impareremo qualcosa da tutto questo? Quali sono le tue speranze?
Io penso proprio di sì. Impareremo sicuramente a dare il giusto valore alle cose, il significato di solidarietà e soprattutto l’importanza di vivere e di mettersi in gioco. In questo periodo abbiamo imparato anche a dare meno valore all’esterioritá per vivere meglio la nostra interiorità. La speranza è ovviamente quella di tornare a fare festa tutti insieme.
Fai finta di avere anche qui il mitico megafono con cui ti abbiamo visto a tante manifestazioni, grida un messaggio per chi chi ci legge.
Coraggio! Ci troveremo per una festa megagalattica che durerà giorno e notte: la festa dell’abbraccio