L’archivio storico conserva la documentazione prodotta dagli uffici comunali durante la loro attività di amministrazione del territorio.
Tra le carte si possono trovare informazioni sui lavori pubblici, le delibere di giunta, la documentazione contabile, la statistica sui movimenti della popolazione e così via. Leggendo i carteggi dei diversi uffici, e in particolare del Sindaco, si scoprono tanti piccoli spaccati di vita quotidiana dei cittadini, piccoli e grandi problemi per i quali veniva richiesto l’intervento del Primo Cittadino, proprio come accade oggi. Anche se il soggetto produttore è un ente pubblico, emergono informazioni non solo istituzionali, ma anche sociali e di costume, che ci restituiscono uno spaccato di quella che è stata la vita a Sestri attraverso i secoli. Tra le fonti governative, l’archivio storico del Comune è la fonte primaria per poter ricostruire la storia di Sestri Levante e anche se tutti i Comuni hanno l’obbligo di legge di conservare e permettere la consultazione del proprio archivio storico, chi frequenta gli archivi per lavoro o per passione sa che la situazione non è sempre così semplice.
Avere riunito a Palazzo Fasce tutto l’archivio storico (1600-1960 circa) permetterà in primo luogo di poter effettuare l’inventariazione di tutta la documentazione e in secondo luogo di mettere a disposizione la storia della città a chi ne farà richiesta. Al momento è difficile fare previsioni su quale potrà essere l’attività post-emergenza, ma tra le idee c’è quella di organizzare mostre con i documenti d’archivio e visite guidate ai documenti più significativi, per avvicinare tutti i cittadini all’archivio stesso, bene culturale tra i più difficili da comunicare in assoluto, nonostante sia il patrimonio documentario della città.
Il trasloco e il riordino della documentazione sono naturalmente svolti da archivisti professionisti in accordo con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per la Liguria.