Questa foto venne scattata nel 1979. Era una festa, “Giochi senza frontiere nei quartieri”. Qualcuno se la ricorderà: coinvolgeva i ragazzi dei vari quartieri e frazioni della periferia, da Riva alla Lavagnina. Ogni quartiere con le sue maglie, i suoi stemmi e le sue bandiere, partecipava a diverse prove sul modello di una nota trasmissione televisiva, piuttosto in voga in quegli anni.
In quell’occasione venne organizzata una dama vivente, con i due “strateghi al tavolo” e sulla scacchiera dipinta nel campetto di San Bartolomeo gli altri giocatori a fare le pedine. Sembra impensabile oggi.
L’iperconnessione che ci sta consentendo quella poca normalità che ci è rimasta durante i giorni di quarantena, allo stesso tempo ci ha disabituato a certi momenti da vivere insieme. Anche e soprattutto tra i bambini e i ragazzi. Le chat hanno sostituito i campetti, i joypad sono diventati il gioco unico, le comunità sono diventate digitali.
Eppure quando finirà, forse dovremmo riprenderci qualcosa. Gli schermi e i telefoni in questi anni ci hanno fatto dimenticare la gioia delle piccole cose in comune. Ma i nostri ricordi felici, quasi sempre, hanno l’aspetto di una fotografia in cui condividiamo un momento insieme agli altri. Come questa.
Giochi senza frontiere
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ANno
1979
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