Guardate questa foto. E’ bellissima. Fa parte della splendida collezione di immagini che la fotografa Emmy Andriesse scattò a Sestri Levante nel 1950. Guardandola immagini la storia di una piccola pescivendola nell’Italia povera e solare del dopoguerra, in provincia. Ma la storia è un po’ diversa.
Maria, la ragazza della foto, nasce a Patrasso, è greca. Poi arriva la guerra e l’Italia invade la Grecia. Tutti sanno come andò a finire. Non tutti sanno della comunità italiana in Grecia, che venne espulsa per ritorsione tra il ’44 e il ’52. Proprietà sequestrate. Famiglie costrette alla scelta, tra il restare e seguire il papà o la mamma esiliata.
Maria arriva in un centro di accoglienza a Brescia. La sua famiglia resta lì per qualche tempo fino a che non vengono smistati con gli altri nei vari comuni italiani che li accolgono. Maria finisce a Sestri. Sono poveri, profughi, esiliati. Si stanno ricostruendo una vita. La mamma di Maria la manda ogni tanto alla spiaggia a chiedere ai pescatori qualche pesce. Guardatela, è difficile dirle di no.
Un giorno Maria sulla spiaggia incontra una signora olandese che chiede di fotografarla. Lei si mette in posa, con il suo foulard sui capelli, il colletto strappato, un sorriso meraviglioso e i pesci che i buoni pescatori sestresi le avevano regalato.
E’ bellissima. Non è una pescivendola, ma forse resta una delle immagini più belle di Sestri: una città aperta, generosa, accogliente e bella come Maria in questa foto. Come questa bella storia di Sestri che era importante raccontare, proprio oggi.